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05/07/10
L'Angolo verde 4
Nello scorso numero abbiamo parlato dei principali interventi di potatura e manutenzione da eseguire sulle alberature definite stabili. Ora parleremo di ciò che è più conveniente fare nel caso ci si trovi di fronte a delle piante instabili. Chiariamo subito che, a differenza degli altri interventi che si possono definire di manutenzione ordinaria, in situazioni come quelle che tratteremo in questo numero, si parlerà si interventi di manutenzione straordinaria. Ricordando, infatti, che gli obiettivi principali nella gestione degli alberi in ambiente urbano riguardano il raggiungimento di un elevato valore estetico ornamentale, e quindi il mantenimento del portamento naturale della specie, si può ben capire che gli interventi che si dovranno adottare in casi particolari di instabilità non potranno seguire questi criteri. Il valore estetico lascia priorità alla sicurezza e in base alla gravità della situazione si opterà per la drastica potatura o addirittura per l’abbattimento definitivo. In molti casi, soprattutto in ambiente urbano, ci si trova dinnanzi ad esemplari arborei sofferenti che presentano gravi attacchi di insetti defogliatori o xilofagi, e/o gravi infezioni fungine, e/o ancora ferite più o meno gravi dovute ad eventi atmosferici o antropici. In tutti questi casi si dovrà eseguire la cosiddetta potatura di risanamento che sarà sostituita con la capitozzatura (asportazione pressoché totale della chioma) ma solamente in pochi e specifici casi (gravi traumi, grosse asportazioni dell’apparato radicale, importanti vincoli urbani che ne richiedano la riduzione). Quest’ultima, sia chiaro, non risolverà alcun problema di vitalità e stabilità meccanica della pianta che nel tempo sarà destinata ad aggravare la sua situazione. Con la capitozzatura, infatti, si posticipa solamente l’abbattimento e questo per motivazioni estetiche o, a volte, per pure motivazioni economiche. In entrambi i casi, comunque, le grosse superfici di taglio che si verranno a creare eliminando o potando rami di grosse dimensioni, saranno delle sicure vie d'ingresso per funghi ed insetti che comprometteranno sicuramente la stabilità e le funzioni estetico ornamentali delle piante.
Una valida alternativa che ha lo scopo di evitare drastici interventi sulle piante è la Dendrochirurgia ispettiva, cioè quell’insieme di piccoli interventi atti al mantenimento delle condizioni di stabilità statica della pianta. Questo sarà argomento del prossimo numero.
C.K.