Ormai tutto quello che facciamo, diciamo, pensiamo, viene la più parte delle volte registrato e trasferito in forma digitale; sostanzialmente, non possiamo più dimenticare nulla, e quel che è peggio, è che nulla e nessuno si dimentica di noi, ed a volte sarebbe meglio che accadesse. Uno splendido articolo sul
New York Times tratta in maniera perfetta questo problema. Buona lettura (esiste sempre il google translator...)M.B.