Come preannunciato in questo numero inizieremo a parlare di piante, o meglio del patrimonio arboreo in ambiente urbano. L'importanza di avere viali alberati, esemplari arborei singoli o raggruppati all'interno di parchi e giardini, non è trascurabile in nessun contesto urbano: dal piccolo paese alla grande città. Le piante, infatti, con le loro foglie, sono in grado di catturare ed assorbire anche le polveri sottili oltre che a rifornirci di ossigeno a scapito dell’anidride carbonica che giornalmente immettiamo nell’atmosfera in quantità ormai non più trascurabile. La loro importanza è dunque indiscussa e merita un minimo di approfondimento.
Al fine di sfruttare al meglio l’azione benefica del patrimonio arboreo, oltre al fattore estetico bisogna anche garantirne quello funzionale. Una corretta gestione è sicuramente la base necessaria allo scopo. Prima di introdurre argomentazioni pratiche quali le tecniche di potatura, i possibili trattamenti fitosanitari, i piccoli accorgimenti tecnici di protezione, ecc, bisogna definire lo stato di salute attuale del patrimonio arboreo in nostro possesso. Capendo cosa si ha di fronte si può attuare la migliore strategia di manutenzione. A tal proposito introdurrei subito il termine VTA: Visual Tree Assessment = valutazione visiva dell’albero su basi biomeccaniche. Questa tecnica di analisi permette di individuare subito per l'intero patrimonio arboreo quali soggetti risultano sicuramente sani e quali hanno bisogno di un ulteriore controllo strumentale al fine di definirne con certezza lo stato di salute. Alla fine di tali analisi (visive e strumentali) avremo una classificazione di tutto il patrimonio arboreo e da questi risultati si programmeranno gli interventi più opportuni. Nel prossimo numero esporremmo alcuni esempi che chiariranno meglio i concetti introdotti.
C.K.